Ritrovatosi all’interno di Galleria Umberto, Pulcinella racconta che in questo luogo simbolo di Napoli sono passati innumerevoli artisti: attori, cantanti, macchiettisti che quasi più nessuno ricorda, ma anche grandi come Eduardo, Peppino, Titina e Totò… L’incanto si riproduce di nuovo e, come per magia, Pulcinella si trova nel Teatro Totò, dove incontra Giovanni, uno degli attrezzisti che erano soliti perdere le tante scommesse che il Principe della risata amava fare con le maestranze prima di salire sul palco. A fine spettacolo Totò regalava tutti i guadagni delle scommesse alle persone povere che incontrava. E proprio mentre racconta questi aneddoti, Giovanni perde l’ennesima scommessa, lasciando Pulcinella perplesso, perché non aveva capito che Totò fosse lì presente. Giovanni gli spiega che non può vederlo perché in vita era una persona solitaria che amava fare del bene senza apparire e lasciando pulcinella con una citazione tratta da “A’ livella”